martedì 17 settembre 2013

L'artista Ezio Farinelli

L'artista Ezio Farinelli
" ....Soggetto predominante è quello della figura femminile, concreta e suadente al tempo stesso, dai contorni e dai toni accennati che cadenzano nello sguardo, di indefinibile intensità, significati intuibili. Così dai fondali densi di un magma dai vibranti chiaroscuri, emergono queste figure esili dalla tipologia allungata che aiutano l'artista ad esternare una intima e personalissima ispirazione. Figure femminili e femminee disposte con cura come in una rappresentazione scenica e segnate da un sapiente gioco di luci che ha come scopo di proiettare in primo piano la "protagonista" ritratta a mezzo busto, la quale sembra riproporre di volta in volta la ieraticità statica della eata Beatrix di Dante Gabriele Rossetti o il sorriso ambiguo della Gioconda.... ." GIAN PIERO RABUFFI I suoi ultravioletti sono così netti e stenici, in uno con i neri, al punto da non perdere autonomia nel contesto estetico. Da soli o commisti, tra l'altro, non si surriscaldano né si raffreddano più di tanto accosto all'incarnato, bianco-roseo o brunito, delle straordinarie immagini muliebri. Sì da offrire alla riflessione antropologica una finitezza spazio-temporale che, se non è inedita, quanto meno esula dall'andamento consuetudinario. Talchè si vanno formando tutt'intorno articolazioni di tipo astratto in ambito figurale; e tali pure da sostanziare la composizione- raffigurazione d'una sorta di emblematica permanenza di contenuti interiori, l'Artista di Rieti e romano di adozione Ezio Farinelli "...ha saputo essere un artista figurativo e nello stesso tempo metafisico". Là dove sulla scena compare, a margine, la "città tentacolare", con i suoi "dormitori indifferenziati" e la "disparità delle fortune" (opere queste, passate per la maggior parte alla proprietà ed al collezionismo privilegiato, quello che sa come la sintassi pittorica s'eleva sulla morfologia pur essa pittorica), l'Arte del pittore di Rieti ha preso il volo, toccando lidi che hanno l'aroma della cultura classica............ SALVATORE CICCONE ..........l'Artista parte da un dato di netta percezione sensoria: può essere un paesaggio, un dettagliato orizzonte, un volto.....per ripercorrere il cammino da quella realtà al suo metaforico, dall'apparenza sensoria a un'altra ben più turbata e profonda percezione dell'immaginario e dell'inconscio.....forse, la sua tensione non è più angoscia, ma speranza, aspettativa, fiducia. Per Farinelli, molta parte dei contenuti di una possibile rinascita o continuità dell'esistenza, risiedono nella parte più nobile dell'umanità, che egli, non manca di additare nella donna........ SANDRA GIANNATTASIO ...............In un'epoca di crisi e di profonde incertezze, è quasi un prodigio che un pittore riesca a crescere in una sua coerenza di ricerca fino a ritrovare intatto il valore di significato e di messaggio dell'arte. L'Artista Farinelli, si inserisce con il suo lavoro, in una tradizione sublime di pittura e al tempo stesso scopre una sua bruciante attualità, come testimonianza di un ideale epico e umano, di un'ansia di verità, di un voler ancora configurare in immagine il sogno e la visione dell'uomo ritrovando così una propria identità e una propria collocazione nella realtà......... ELIO MERCURI .................La pittura dell'Artista Farinelli è esplorativa: il suo senso estetico prevale sulle problematiche di concetto: egli non è indifferente e non ignora le loro difficoltà, ma il temperamento di colorista irruente, luminoso, smagliante, lo porta a risolvere i più ardui esperimenti in bilico tra l'astratto e il figurativo, l'informale e il verismo. Egli è innamorato della bellezza e pertanto disposto ad ogni compromesso con le sue idee, purché la bellezza esista in ogni suo quadro, in ogni suo colore........ UGO MORETTI ................Nella preparazione della tela, il pittore adotta un'originale tecnica di "combustioni policrome", dove il fenomeno e il processo del "combustus" sono gestiti liberamente dall'artista fino a determinare una reazione di ossidazione controllata. Tale procedimento, che si è evoluto nel corso di una sperimentazione iniziata nel 1975, è realizzato con il ricorso ad un'operazione che ha del geniale e del fantasioso: i pigmenti naturali e i colori-base, sono trattati con fonti di calore in modo che la materia possa essere prima scissa e poi ricomposta attraverso un raffreddamento controllato. I risultati acquisiti sono straordinari: le dissolvenze cromatiche derivanti dalle combustioni delle tinte danno luogo a singolari "reticula", disomogenei ed irregolari, dove le linee e gli elementi appaiono come una sorta di schema descrittivo.......... ANTONIO SORGENTE " Dall'opera pittorica del pittore Ezio Farinelli emerge, con rara efficacia, la vivacità del costante avvicendarsi della linea e del colore a completamento di un notevole equilibrio formale. Sussiste l'originalità della composizione che, attraverso la sapienza tecnica - perfetta costruzione dei valori spaziali, ritmo modulato ma vibrante dei volumi, delle linee e dei colori dalle tonalità dense, vellutate, bagnate di luce - ci propone la sfarzosa evidenza dell'insieme con una solare piacevolissima chiarezza espositiva. Si viene così a consolidare che il coordinato assemblage cromatico è una delle peculiari caratteristiche stilistiche del pittore Farinelli...." FELICE FERDINANDO SILANOS

Biografia di Ezio Farinelli

Biografia di Ezio Farinelli
Nasce a Rieti nel 1937 Negli anni '60 inizia la sua attività espositiva in Roma con opere ispirate al filone impressionista francese. Negli anni '70 approfondisce le sue esperienze nell'ambito della pittura espressionista, in ciò riferendosi ai grandi maestri del '900 europeo, tra cui P. Modersohn-Becker e Karl Schmidt-Rottluff. I temi più ricorrenti di questo periodo sono rappresentati dalle periferie romane, da personaggi femminili inseriti in stupefacenti paesaggi astratti, da sognati Don Chisciotte, tema, quest'ultimo, caro a molti artisti. Alla fine degli anni '80 la sua pittura, in continua evoluzione, si apre a nuove visioni fatte di immagini virtuali e suggestive nelle quali i temi classici, mediati della grande lezione del Rinascimento, si coniugano, con singolare e personalissimo stile, con quelli cari all'arte contemporanea. I fondi delle opere sono costituiti spesso da superfici astratte che richiamano forme irreali e visioni suggestive. L'inserimento nelle opere di figure muliebri, poi, rappresentano l'occasione per esplorare nuove frontiere espressive della materia. L'artista elabora gli impasti cromatici dei panneggi e dei volti dei suoi personaggi, operando direttamente sulla tela. I colori puri delle terre, così abilmente amalgamati, fanno assumere all'incarnato sublimi ed evanescenti espressioni, soprattutto allorché il maestro (come uno scultore con l'argilla) modella i tratti somatici con i rossi cadmio, i gialli ocra ed i verdi smeraldi. La sua attuale pittura, frutto di una costante e sapiente elaborazione, fa sì che l'artista riesca ad esprimersi con una tecnica originale pienamente inseribile nel contesto della "nuova figurazione" italiana. Bibliografia Ha importanti collettive insieme a Brindisi, Guttuso, Annigoni, Maccari, Levi, De Chirico, Sironi, Boccioni, Cagli, Campigli, Sassu, Omiccioli, Pirandello, Viviani, Borra De Pisis, Rosai, Savinio, Cesetti, Cantatore, Monachesi, De Pero, Mafai, Migneco, Vacchi, Vedova, Zancanaro, Cascella, Treccani, Bueno, Bai, Fiume, Guidi, Dova, ecc. Gli hanno dedicato ampio spazio enciclopedie, riviste, quotidiani, dizionari tra cui la Nuovissima Enciclopedia Internazionale Crolier, Arte del XX Secolo Bolaffi, Comanducci, Selezione Arte, Arte Mondadori, Realtà e Momenti, Caffè Arte, Dizionario Enciclopedico degli Artisti, Mid Times, Il Quadrato, Of Modern Art, Vademecum nell'Arte Italiana, This Week in Rome, Nuova Europa, Catalogo d'Arte Moderna Mondadori, Annuario d'Arte Moderna 2000.

Farinelli il Realismo e il femminicidio di Roberto Chiappini

Farinelli il Realismo e il femminicidio di Roberto Chiappini
Il Realismo è una corrente artistica sviluppatasi in Francia negli anni quaranta del XIX secolo e che vede in Gustave Courbet il suo principale esponente; sono inoltre importanti le figure di Honoré Daumier e Jean-François Millet, oltre che di Rosa Bonheur e Henri Fantin-Latour. In Italia i temi vennero ripresi da Gioacchino Toma, Giuseppe Pellizza da Volpedo e da Renato Guttuso. Questi artisti hanno impresso, con i loro dipinti, un realismo pregnante di significato sociale, politico ed esistenziale. Quest’ultimo aspetto non è da trascurare in quanto compare sia nelle grandi tele affollate di personaggi dai volti severi e corrucciati che nei dipinti individuali avviliti dal peso di una quotidianità ostile e a volte senza senso, come nei ritratti soprattutto di donne. Il lavoro artistico del Maestro Ezio Farinelli evidenzia, con grande incisività, l’effetto devastante della condizione sociale femminile: la donna impotente davanti alla violenza spesso perpetrata dal suo partner. Questo “verismo contemporaneo”, manifesta attraverso la tela la violenza verso le donne in tutte le sue manifestazioni. La violenza del tratto, tecnicamente trasferita non con il pennello ma con la spatola, violenta la tela e imprime sulla stessa un'affondo forte e definitivo. Questo “Grido Artistico” mette in risalto la sensibilità dell'artista che passa dalla centralità della donna nei suoi lavori alla costante denuncia verso la violenza. E' interprete delle tensioni, le percezioni ed il contrasto vissuto, nell'osservazione del quotidiano come attento e sensibile percettore. Di grande valenza l’impatto comunicativo: il suo lavoro urla lacerazioni per stimolarne attenzione e valutazioni finalizzate alle auspicate risoluzioni di drammi riconoscibili e non dell’umano destino. Non manca, anche il queste opere, il suo famoso “Rosso Farinelli” che fa sia da contorno ai suoi quadri che “protagonista” dell'immagine che va oltre la firma dell'autore. Queste opere sono inoltre la “certificazione” che l'artista è immerso nella società e non, come tanti troppi pensano, vive in un suo mondo avulso dalle dinamiche giornaliere della vita. Nell'opera pittorica non ci deve essere soltanto la fantasia e la bellezza ma è necessario immortalare la realtà frutto di un costante sguardo sulla società in tutte le sue manifestazioni da trasferire sulla tela come testimonianza e continua denuncia. L'artista è attivo nelle problematiche sociali e non poteva estraniarsi da tale tema poiché la donna è sempre stata, ed è tutt'ora, Musa Ispiratrice per un artista e come sappiamo essa invece, è vittima ogni istante, di stupri, molestie in casa, violenza psicologica ed infine omicidi. Chi ancora oggi pensa che l'arte sia una manifestazione marginale della vita avrà, osservando queste opere, una diversa percezione e potrà “leggere sulla tela” tutte le parole e i concetti al pari di come si legge un articolo di un giornale o un libro d'autore.